Inaugurata il 12 aprile 2011, la mostra dedicata all’imperatore romano Nerone si concluderà il 18 settembre di quest’anno. La mostra si articola in diverse aree archeologiche. Partendo dalla Curia Iulia, dove sono custoditi ritratti, dipinti e sculture dell’imperatore e della famiglia. Si prosegue poi nel Tempio di Romolo, dove viene proiettata un’antologia cinematografica che ha per protagonista Nerone interpretato e diretto da grandi attori e registi che hanno fatto la storia del cinema italiano e internazionale. Nel Criptoportico neroniano viene palesata la megalomania di Nerone nel lusso e nella grandezza delle opere da lui commissionate. Il Museo Palatino, illustra la Domus Transitoria, fatta costruire da Nerone prima dell’incendio di Roma, nel museo viene ipotizzata anche una riproduzione video in 3D. Arriviamo al secondo ordine del Colosseo, dove viene ripercorsa la storia del grande incendio di Roma del 64 d.C. e la successiva costruzione della Domus Area. In questa parte della mostra su Nerone i visitatori potranno avvicinare le residenze neroniane nonostante gli scavi ancora aperti. La mostra su Nerone è aperta tutti i giorni dalle 8.30 fino alle 19.30 con l’ultimo ingresso alle ore 18.00. Il costo del biglietto intero è di 12 euro, 7.50 è invece il prezzo del biglietto ridotto che consentono l’ingresso al Colosseo, al Palatino e al Foro Romano.
Guardando l’isola di Roma, l’Isola Tiberina lungo il fiume Tevere, potrete vedere il famoso ospedale Fate Bene Fratelli. Dall’antico ospedale Fate Bene Fratelli si possono ammirare i punti paesaggistici di Roma più belli. L’unica pecca è che se non si è ricoverati o se non si ha nessun parente ricoverato presso il Fate Bene Fratelli, non si può entrare perché posti altrimenti inaccessibili.
L’ospedale sorge infatti in un luogo antichissimo, ben tre secoli prima di Cristo sorgeva il tempio dedicato al dio Esculapio, dio protettore della medicina e della salute, la forma stessa dell’isola ci ricorda la fondazione di quel tempio, nato per volontà divina. Mentre un gruppo di anziani sapienti cercava una soluzione per risolvere una pestilenza abbattutasi sulla città di Roma, a bordo di una nave di ritorno a Roma, portando dei serpenti sacri di Esculapio. Uno di questi esemplari scappò e si andò a rifugiare nella vegetazione dell’isola, e la barca di incagliò sulle sue rive, da quel momento l’isola e il suo terreno fu consacrata al dio, inglobando i resti della nave sotto i suoi lastroni di travertino.
Molti turisti, nel pianificare il proprio viaggio a Roma, si chiedono come raggiungere Piazza Navona, non trovando su mappe e stradari alcuna fermata della metropolitana con questo nome. In effetti Piazza Navona non è servita nè dalla metro A nè dalla metro B, come molte altre piazze famose di Roma, ma ciò non vuol dire che arrivare qui sia difficile.
Piazza Navona è molto ben collegata dai molti autobus del servizio urbano che transitano nelle sue immediate vicinanze. Sì, non ci sono bus che raggiungono direttamente l’interno di Piazza Navona e non potrebbe essere altrimenti: intanto si tratta di un’isola pedonale interdetta al traffico. Inoltre bisogna preservare tanta bellezza e comunque la piazza si trova in posizione leggermente indietreggiata rispetto a Corso Vittorio Emanuele II. Proprio questo è uno dei punti di maggior accesso a Piazza Navona: fermano qui le linee numero 46, 571, 492, 62, 628, 64 (perfetto per chi arriva da Stazione Termini), 70, 81, 87, 916 e C3. Per quanto riguarda le linee di bus notturni, potrete contare sul passaggio del numero n15, n20, n5, n6 e n7. In questi ultimi casi vi invitiamo a consultare – anche vicino alle fermate stesse – gli orari di passaggio degli autobus che, essendo appunto notturni, non hanno un’alta frequenza di passaggio.
Se avete prenotato un alloggio a Roma in centro, c’è un’altra possibilità che vale sempre la pena di essere valutata: raggiungere Piazza Navona a piedi. Fare una passeggiata da queste parti, soprattutto nelle ore del tramonto, è molto romantico, perfetto per le coppie in vacanza a Roma. Anche chi è qui da solo o con amici oppure con la famiglia troverà affascinante camminare fino a raggiungere Piazza Navona perchè non si tratterà solo di fare una passeggiata tranquilla ma si ha l’impressione di trovarsi a camminare letteralmente tra la storia!
Arriviamo alla terza parte, nonché conclusiva della nostra visita alla Galleria Nazionale di Arte Moderna. In questa sezione della Galleria Nazionale di Arte Moderna sono esposte le opere del Futurismo e del Dadaismo. Ammirate le opere di Duchamp, Guttuso, De Chirico, Savino e le forme di Capogrossi. Poi finalmente le opere italiane che si tuffano direttamente nell’arte contemporanea, stiamo parlando di artisti come Mimmo Rotella, Novella, Vedova, Burri e Fontana. Gli anni Cinquanta e Sessanta, gli anni delle contestazioni, che si ripercuotono anche nell’arte, quindi si sente l’urgenza di stracciare tutti i codici espressivi passati e voltare pagina con nuovi linguaggi artistici.
I due curatori della Galleria Nazionale di Arte Moderna a Roma, Palma Bucarelli(direttrice) e Giulio Carlo Argan(futuro sindaco della città di Roma e famoso storico d’arte) hanno dovuto combattere molto per acquisire le opere di questi artisti italiani in questi anni storici caldissimi, perché le opere d’avanguardia sono considerate un oltraggio all’arte figurativa. I due curatori però combatterono e non ascoltarono i giudizi negativi, acquisendo così quadri che formarono la raccolta meravigliosa che ritroviamo oggi.
Lo scorso 7 luglio è stata inaugurata a Roma, presso lo spazio espositivo del centro commerciale Cinecittàdue, nella zona Tuscolana, la mostra Acquedotti Romani, un viaggio di immagini, musica e parole su questo storico manufatto architettonico che ancora oggi si inserisce perfettamente nel moderno contesto urbano. Gli Acquedotti Romani sono stati osservati, ammirati ed hanno ispirato trentadue personalità tra cui artisti, architetti, fotografi, scrittori e poeti, italiani e internazionali, più o meno famosi, che hanno convogliato le loro energie su questo particolare aspetto della nostra città per elaborare la mostra che rimarrà in esposizione fino al 6 novembre 2011. La mostra sarà accompagnata da due pubblicazioni relative al lavoro svolto, una narrativa, l’altra poetica. L’ingresso alla mostra è gratuito e gli orari d’apertura vanno dal lunedì alla domenica, dalle ore 11.00 alle 19.00. Non perdete questo appuntamento con la storia degli Acquedotti Romani.
Palazzo Primoli a Roma: Museo Napoleonico, Fondazione e Biblioteca Primoli e Museo Mario Praz
Al piano terra del bellissimo Palazzo Pimoli di via Zanardelli, ha sede il Museo Napoleonico di Roma. Opere d’arte, cimeli napoleonici e memorie della famiglia Bonaparte possono essere ammirati oggi, da visitatori provenienti da tutto il mondo, grazie ad un’antica concessione del conte Giuseppe Primoli. Colto, appassionato di letteratura, esperto fotografo degli ambienti mondani del tempo, Giuseppe Primoli, figlio di Pietro Primoli e Carlotta Bonaparte, visse tra Roma e Parigi coltivando rapporti con ambienti letterari ed artistici. Attraverso importanti donazioni familiari ed acquisti sul mercato antiquario, il conte Primoli riuscì ad acquisire una rilevante collezione Napoleonica, che nel 1927 donò, insieme al piano terra del Palazzo Primoli, al Comune di Roma. Da allora Palazzo Primoli è un bellissimo esempio di casa-museo, grazie anche ad altre aree dell’abitazione aperte al pubblico. Il Palazzo ospita infatti la Fondazione Primoli, la Biblioteca Primoli con oltre trentamila volumi di letteratura e dal 1° giugno 1995 nel terzo piano dell’abitazione ha il Museo Mario Praz, di pertinenza della Galleria Nazionale d’Arte Moderna. Palazzo Primoli rappresenta dunque uno splendido luogo di interesse artistico, storico e letterario relativo al XIX secolo.
Visitare la Galleria Nazionale di Arte Moderna a Roma (seconda parte): dal De Nittis a Van Gogh
Continuiamo la nostra visita con la seconda parte della Galleria Nazionale di Arte Moderna. Dopo essere entrati nella Galleria lasciatevi catturare dal fascino delle opere d’arte che essa racchiude, visitare la Galleria Nazionale di arte Moderna a Roma significa ammirare quadri e sculture che fanno parte del patrimonio artistico di tutto il mondo. Troverete quadri dei macchiaioli come Fattori, poi De Nittis con “le corse al Bois del Boulogne(nel 1881 il sogno parigino entra a far parte dei dipinti dei pittori italiani), continuate con “Le ninfee rosa” di Monet, “Dopo le bagno” di Degas, il “Giardiniere” di Van Gogh, “Le cabannon de Juordan” di Cezanne e i “Bracconieri nella neve” del padre del realismo francese Courbet.
Quindi lasciatevi trasportare dalle scene di vita borghese del De Nittis e sognate davanti al verde dominante del quadro di Vincent Van Gogh. Superata la parte dedicata all’Ottocento andate avanti e continuate per arrivare finalmente al Novecento con i primi quadri delle correnti d’Avanguardia.
Raggiungere Fiera di Roma è molto semplice grazie alla sua collocazione, divenuta nel tempo cruciale proprio perchè trasferitasi leggermente fuori dal centro di Roma, a ridosso del Grande Raccordo Anulare.
Molto spesso su questo blog ci siamo rivolti per lo più ai turisti che arrivano a Roma per un weekend, una vacanza e quindi per motivi di piacere. La città però accoglie ogni giorno anche migliaia di persone in viaggio di lavoro e per molti di essi sapere come raggiungere Fiera di Roma (in Via Portuense, 1645 – 1647) è molto importante perchè proprio in questa struttura si svolgono numerosi eventi di carattere lavorativo, anche se talvolta questi saloni ospitano anche eventi di puro divertimento.
Pensando a chi si vuol recarsi a Fiera di Roma in automobile, l’uscita del Grande Raccordo Anulare in direzione Fiumicino è la numero 30. Una volta svoltato qui, il percorso sarà rapido e soprattutto ben segnalata da appositi cartelli stradali.
Chi arriva a Roma in aereo a Fiumicino troverà comodissimo raggiungere Fiera di Roma, essendo abbastanza vicino all’aeroporto: anche in questo caso, l’uscita à la numero 30 oppure, prendendo il treno Fr 1, la fermata è “Fiera di Roma“, idem per l’autobus Cotral la cui sigla è “W0001“. Il treno Fr 1 è utile anche per chi usa la metro per spostarsi.
Infine, chi usa i bus del servizio urbano può fare affidamento sulla linea numero 808.
Come potrete notare raggiungere Fiera di Roma è facile, quindi ovunque abbiate deciso di alloggiare a Roma, troverete con semplicità la strada giusta per arrivare a destinazione dei padiglioni della Fiera.
Se visitate Roma per la prima volta, un pomeriggio alla Galleria Nazionale di Arte Moderna dovete pur farla. Vi consigliamo quindi di prenotare un b&b centro roma vicino Piazza del Popolo, così sarete in un’ottima posizione per andare a visitare la Galleria Nazionale di Arte Moderna, con tutte le sue bellezze artistiche.
Quando vedrete il candido edificio della Galleria Nazionale vi consigliamo anche di andare a visitare il Palazzo delle arti. Abbandonatevi quindi al piacere di una camminata tra le opere d’arte dall’Ottocento al Novecento, troverete tutta la scultura e l’arte italiana moderna e contemporanea. Il palazzo della Galleria Nazionale venne costruito nel 1911, stesso anno della famosa Esposizione Universale. Potrete visitare all’interno del museo diverse esposizioni, perché il biglietto d’ingresso che pagherete all’entrata, permette l’accesso sia alle collezioni in mostra permanenti sia a quelle temporanee, e ne troverete sempre di bellissime.
Per la visita della Galleria si consiglia di seguire un percorso cronologico per capire i cambiamenti artistici che si sono susseguiti in questi due secoli, solo così avrete la massima soddisfazione nel vedere scorrere decenni di arte dentro uno splendido palazzo d’inizio novecento fra comodi divani di velluto e splendide boiseries.
Dopo l’incendio che devastò la città di Roma nel 64 d.C., Nerone commissionò a due prestigiosi architetti, Severo e Celere, la costruzione della sua nuova residenza, la Domus Aurea. Il nome, letteralmente “Casa Dorata”, proviene dalle rifiniture e dai rivestimenti in oro di cui era cosparsa l’abitazione, a cui si aggiungevano pietre preziose e lamine d’avorio sparse sulle pareti del palazzo. La residenza dell’Imperatore si estese durante la costruzione, cancellando le vecchie abitazioni ed edifici pubblici, fino al Palatino, alle pendici dell’Esquilino e parte del Celio occupando infine una superficie di 2,5 Km quadrati. All’interno dell’area, vi era anche un vasto lago, situato all’incirca dove oggi risiede il Colosseo, contornato da giardini e ampi spazi curati e raffinati. Sia la costruzione di una simile abitazione sia il modello assolutistico di del potere imperiale intrapreso da Nerone ci fanno pensare ad un’ispirazione del modello orientale, in particolar modo a quello egizio. Il culmine della megalomania di Nerone fu rappresentato dalla famosa statua del Colosso bronzeo, alta più di trenta metri e posta nel vestibolo della sua nuova abitazione. Attualmente la Domus Aurea in via di deperimento sta per essere sottoposta a lavori di restauro per riportare alla luce le sue caratteristiche ornamentali.