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Altare della Patria e Milite Ignoto a Roma

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Set 08
Altare della Patria Vittoriano Milite Ignoto

Altare della patria e Milite Ignoto

Una delle cose assolutamente da segnare sulle tappe di viaggio a Roma è il magnifico Altare della Patria o Vittoriano. Questo colosso interamente costruito con blocchi di marmo bianco, sorge impetuoso di fronte a Piazza Venezia da cui inizia la famosissima via del Corso. L’Altare della Patria è chiamato in questo modo da quando in esso è custodito il feretro del Milite Ignoto, uno dei tantissimi militari, scelto a caso in rappresentanza dei morti in battaglia non identificabili. Al termine della scalinata centrale è stata posta la bara sorvegliata sempre da due guardie di Stato. All’interno dell’Altare della Patria c’è la mostra del Milite Ignoto, la mostra della Bandiere di Stato, la mostra temporanea del Risorgimento e infine ci sono le terrazze del Vittoriano. Al costo di 7 euro si può salire, tramite un ascensore, fino al punto più alto del monumento. Da li la vista della città eterna lascia senza fiato.

Il castello di Roma: Castel Sant’Angelo e la sua veduta

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Set 07
castel Sant'angelo

Castel Sant'Angelo di notte

Fatevi prendere dalla “febbre ascensionale” e salite sulla cima di Castel Sant’Angelo e godete dell’ottima veduta che solo dal castello di Roma si può vedere. Da lassù potrete vedere anche il vostro alloggio se avete prenotato un b&b roma san pietro. Dalla terrazza di Castel San’Angelo, dietro la statua del protettore del castello di Roma, l’arcangelo, si ha la veduta verticale del ponte sull’ansa del Tevere, dei giardini a forma di pentagono che sembrano una stella e delle cinte murarie e dei bastioni.

Solamente se salirete avrete la vera percezione dell’importanza che ha avuto Castel Sant’Angelo per Roma, è stato un vero e proprio punto di riferimento negli anni. Il castello proteggeva da ogni avversità, in special modo il Vaticano, cuore religioso e politico di Roma. A protezione del Vaticano fu costruito un passaggio segreto che collegava Castel Sant’Angelo con la Basilica di San Pietro, un passaggio protetto chiamato il Passetto. Le mura del castello si sono rivelate nel corso della storia molto efficiente, ben due eserciti si sono infranti nelle sue mura, l’esercito dei Goti di Alarico nel 410, e dei Lanzichenetti nel 1527.

Pantheon a Roma di notte

Pantheon a Roma di notte

Girare Roma con i mezzi pubblici è sempre consigliato ma non sempre è possibile arrivare proprio davanti al tale monumento con bus o metro: infatti raggiungere il Pantheon a Roma è possibile per lo più a piedi. Non c’è da scoraggiarsi o da sbuffare perchè una passeggiata tra queste strade e questi vicoli aumenterà ancor di più l’impatto positivo al cospetto di questo magnifico monumento di Roma.
Iniziamo con il dire che il Pantheon si trova in Piazza della Rotonda, una piazza di dimensioni non molto grandi che probabilmente proprio per l’assenza di traffico si sta preservando bene, con quel fascino da piazzetta di quartiere ancora intatto.
Bando alle visioni romantiche di Roma che certamente vanno vissute, prima che raccontate e per fare ciò vi consigliamo di prenotare una stanza a Roma in centro, per assaporare meglio il fascino di questi luoghi.
Torniamo però a noi: come raggiungere il Pantheon a Roma? E’ possibile arrivare in bus fino ad un certo punto e cioè fino a Largo di Torre Argentina: qui fanno fermata molte linee urbane, ad esempio il 64 (il bus da e per Termini), il 62 (ottimo per Piazza San Pietro e dintorni), il 492, l’81, il 40, l’87 e il 30. Da Torre Argentina, il Pantheon dista circa 400 metri.
Chi si muove il metropolitana potrà scendere alla fermata “Barberini” della linea “A” e quindi percorrere a piedi o con il bus tutta Via del Tritone, fino all’intersezione con Via del Corso; a questo punto ci si dovrà dirigere ancora per qualche metro in direzione Piazza Venezia, per poi girare su Via di Pietra: ancora pochi metri e vi ritroverete direttamente al Pantheon, passando accanto al Tempio di Adriano e proseguendo poi su Via dei Pastini.
Sembra un percorso lungo, invece non ci vorranno più di dieci minuti di cammino a piedi.
Facilissimo raggiungere il Pantheon a Roma anche arrivando da Piazza Navona, lasciandosi guidare magari dalle indicazioni per il Senato: il Pantheon è nelle immediate vicinanze, al termini di Via Giustiniani o di Salita de’ Crescenzi.
Fidatevi: molto meglio raggiungere il Pantheon a piedi, sarà davvero molto piacevole passeggiare per il centro di Roma.

Castel Sant'Angelo

Castel Sant'Angelo Roma

Il vero e unico castello di Roma, meta di milioni di turisti provenienti da ogni parte del mondo è Castel Sant’Angelo, ricco di storia, restauri rivoluzioni, tombe, prigioni e cattività. Il castello di Roma, Castel Sant’Angelo oggi con le sue mura consunte, i suoi straordinari paesaggi, le logge e le innumerevoli stanze attirano ogni anno molti turisti attirati dalle innumerevoli storie che aleggiano intorno a Castel Sant’Angelo.

Nel 590 d.C. sotto il papato di Gregorio Magno venne affisso sulla cima del castello l’effigie dell’arcangelo che si libra sulla rocca mentre rinfodera la spada, l’angelo venne messo per segnalare ai romani la fine di una terribile pestilenza abbattutasi sulla città di Roma in quegli anni.

Tutti gli anni ed i secoli di Castel Sant’Angelo si mostrano davanti agli occhi stupiti dei visitatori, che si perdono in un viaggio nel passato, che è parte del fascino di Roma. In passato sul punto più alto del castello c’era il mausoleo funebre dell’imperatore Adriano, successivamente fu sostituito e trasformato quattro secoli dopo la nascita di Cristo da Onorio in baluardo delle antiche Mura Aureliane.

villa Doria Pamphilj

villa Doria Pamphilj

Definirla solo “giardini” è riduttivo perchè Villa Doria Pamphilj è un grande parco di Roma ma è anche un palazzo storico tra i più conosciuti di Roma. Sarà per tutta questa serie di motivi che i romani amano molto Villa Doria Pamphilj e sembrano apprezzarla parecchio anche i turisti, attratti soprattutto d’estate dalla sua pineta e dai giardini, aree dove si respira aria più fresca.
Villa Doria Pamphilj è il più grande parco pubblico di Roma ed è formato da 180 ettari di territorio. Non ci sono solo giardini e piante ma anche delle zone che negli anni sono state destinate ad attività sportive all’aria aperta: c’è il campo da polo, la pista da pattinaggio, campetto da calcio e percorsi studiati per gli vuole fare un po’ di ginnastica. C’è anche un Punto Jogging e, com’è facile immaginare, non mancano le aree gioco per bambini.
C’è una piccola cascata artificiale, un ruscello che fa quasi immaginare di essere in un boschetto e poi c’è anche uno stagno.
villa Doria Pamphilj si trova al Gianicolo, un’altura che gode di una vista spettacolare, situata nei pressi delle Mura Aureliane. Data l’estensione, molto ampia, ci sono più ingressi a disposizione di chi desidera fare una passeggiata da queste parti. Partiamo dal primo accesso, quello più antico, inizialmente l’unico modo per entrare a villa Doria Pamphilj: è quello di Porta S. Pancrazio. Gli altri sono su Via Leone XIII, Via Aurelia Antica, Via Vitellia e Via della Nocetta.

Piazza di Spagna a Roma, foto di Jean-Christophe BENOIST

Piazza di Spagna a Roma, foto di Jean-Christophe BENOIST

Siete o sarete a Roma per un viaggio, un weekend o una vacanza e vi state chiedendo come raggiungere Piazza di Spagna. Logico: si tratta di uno dei luoghi imprescindibili, assolutamente da visitare a Roma, un must irrinunciabile.
Che abbiate prenotato un b&b vicino Piazza di Spagna o che vi troviate in tutt’altra zona di Roma, vi basterà prendere la metropolitana a fare una bella passeggiata a piedi, dipenderà dalla voglia di muovervi all’aria aperta o dalla necessità di ottimizzare i tempi degli spostamenti.
Partiamo da come raggiungere Piazza di Spagna con i mezzi pubblici: vi consigliamo di optare per la metropolitana e in particolare con la metro A. La fermata giusta non può essere sbagliata: si chiama esattamente “Piazza di Spagna”, quindi non lascia spazio a dubbi di alcun tipo.
Se arrivate da una delle fermate sulla metro B, vi basterà scendere a Stazione Termini e fare qui il cambio di linea. Da Termini contate tre fermate e quindi eccovi arrivati a destinazione.
Se pensate invece di raggiungere Piazza di Spagna a piedi, allora vi consigliamo di arrivarci facendo una passeggiata su Via del Corso: circa a metà di questa importante strada troverete l’incrocio con Via Frattina, entrate qui e proseguite finchè non spunterete esattamente davanti alla famosa scalinata di Trinità de’ Monti.
Indugiate pure sui gradini e poi salite fin su: la visuale promette emozioni!

piazza san pietro

via della conciliazione

La veduta dalla cupola della Basilica di San Pietro

è pazzesca, vi lascerà senza fiato, Roma dall’alto sembra un enorme puzzle, un vero mosaico dai mille colori. La veduta frontale dalla cupola di San Pietro vi offre la visione di una delle vie più famose di Roma, via della Conciliazione e tutta la sua bellezza.

Dritto davanti a voi troverete la sagoma di Castel Sant’Angelo(tra l’altro anche da questo edificio si gode di un altro panorama bellissimo), poi potrete inquadrare l’Altare della Patria, con un po’ di sforzo vedrete anche la cupola del Pantheon a cui si contrappongono i leggiadri campani letti di Sant’Agnese in Agone.

Mi raccomando ricordatevi di potarvi la macchinetta fotografica per immortalare questi meravigliosi paesaggi che potrete vedere solo dall’alto di questa cupola. Dietro di voi c’è decisamente un’altra Roma, povera di monumenti ma decisamente ricca di verde, almeno questo gli è stato concesso.

dentro della cupola di San Pietro

Il tamburo della cupola di San Pietro

Come abbiamo detto visitare a Roma la cupola della Basilica di San Pietro significa percorrere a piedi trecentoventi scalini molto angusti, ma una volta arrivati su in cima alla cupola di San Pietro capirete che ne sarà valsa la pena. Godrete dall’alto della cupola della Basilica di San Pietro di una vista di Roma a 360 gradi.

Lungo la vostra ascesa potrete riposarvi un attimo per vedere l’attico che sovrasta la facciata fatta da Carlo Maderno, e le sedici finestre che Giacomo Della Porta fece aprire sul tamburo di Michelangelo(a lui si deve il progetto della cupola, che incompiuta fu terminata dal della Porta).

Arrivati in cima alla cupola rimarrete senza parole davanti alla maestosità del paesaggio romano, e per godervi con tranquillità la vista vi consigliamo di affrontare la salita con molta calma, con il passo montanaro cioè lento e cadenzato, senza la frenesia di arrivare in alto subito con la possibilità di farvi venire un infarto! Inoltre vi servirà di mantenere anche le energie perché ad aspettarvi c’è sempre anche la discesa, e non sarà di certo meno facile della salita.

basilica

la cupola di San Pietro

Se volete venire in vacanza a Roma, prendere un b&b roma san pietro, così sarete vicini a tre dei luoghi più importanti di Roma: le Stanze di Raffaello nei Musei Vaticani, la Cappella Sistina e la Basilica di San Pietro con la sua cupola. Visitare a Roma la cupola della Basilica di San Pietro significa vedere dall’alto uno dei luoghi di Roma che hanno visto la storia passare di anno in anno.

Vi avvertiamo subito che andare a visitare la cupola di San Pietro non è assolutamente un affare di qualche minuto, perché per salire su in cima ci sono tantissimi scalini ad attendervi. L’avvento della tecnologia a mitigato un po’ la fatica di fare tutti gli scalini a piedi ma al prezzo di sette euro anzi che cinque euro, ma l’ascensore vi porterà solo fino ad un certo punto, dopo di che ad aspettarvi ci saranno ben trecentoventi scalini, ma si tratta non di semplici scalini, ma di quelli più faticosi.

I trecentoventi scalini si percorrono in circa venti minuti di incessante salita, per lo più a chiocciola, stiamo parlando di un’ascesa tutta a spirale, che all’inizio è dolce per poi diventare sempre più ripida e scomoda, ad un punto si arriva all’intercapedine del sesto della volta dove il muro si inclina di molto verso l’interno, costringendovi a appoggiarvi alla parete opposta, in poche parole perderete i riferimenti soliti e la posizione dritta.

 
Quartiere Roma
Via del Portico d’Ottaviano

Il ghetto ebraico di Roma, dopo quello di Venezia, è uno dei più antichi ghetti al mondo. Situato nel primo Municipio di Roma, nel Rione Sant’Angelo alle spalle del Teatro di Marcello, il ghetto ricopre una delle migliori posizioni della capitale a due passi da Piazza Venezia, Circo Flaminio, Campo de Fiori, Campidoglio e da tutte le bellezze del centro di Roma. Oggi si presenta come un quartiere caratteristico della città di Roma, con ristoranti tipici ebraici, bar, negozi, musei e biblioteche ma un tempo le cose non andavano proprio così. Infatti i cittadini ebraici di Roma con la bolla papale del 1555 emanata da Paolo IV furono costretti a risiedere all’interno del ghetto, portando sempre addosso segni distintivi che permettessero il riconoscimento. La situazione rimase tale, con brevi periodi di libertà in occasione delle conquiste napoleoniche del 1798 e della Repubblica Romana del 1849, fino all’annessione di Roma al Regno d’Italia nel 1870 con il bombardamento di Porta Pia. Da quel momento in poi gli ebrei furono liberi cittadini con eguali diritti e doveri e il ghetto fu letteralmente smantellato e ammodernato con l’allargamento delle vie principali e la costruzione della nuova Sinagoga e del Tempio Maggiore di Roma dove oggi viene ospitato il museo ebraico.