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Tour dei giardini di Roma: i giardini di Villa Borghese

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Mag 17
I Giardini di Villa Borghese, l'ingresso

I Giardini di Villa Borghese, l'ingresso

I giardini di Villa Borghese sono numerosi e quindi una bella idea per trascorrere qualche ora al fresco e circondati dal verde è organizzare un vero e proprio tour dei giardini di Villa Borghese.
Cosa differenzia tra loro i giardini di questa famosissima Villa di Roma? Prima di tutto la grande varietà di piante che crescono rigogliose sui circa 80 ettari di parco e poi lo stile con cui vengono sistemate queste belle aree verdi: ci sono i giardini all’italiana e quelli all’inglese, senza dimenticare la bellezza della vegetazione che si specchia sui laghetti di Villa Borghese.
Questo tour dei giardini può partire dal Giardino del Lago, raggiungibile tramite gli ingressi di Via Madama Letizia e di Viale Pietro Canonico. Questo è proprio il classico esempio di giardino all’inglese che si affaccia sulle acque del Lago, sul quale troviamo il Tempio di Esculapio.
Ci sono poi i giardini di Valle Giulia, caratterizzati da due ninfei neoclassici e situati in Largo Firdousi. Quando furono pensati e creati, l’intento era quella di decorare quella zona di passaggio tra Valle Giulia e la villa.
Su Viale dell’Uccelliera spuntano invece i Giardini Segreti che possono essere ammirati grazie alle visite guidate. Qui possono essere scoperti fiori esotici e alcune qualità rare, inserite nelle aiuole recenetemente restaurate seguendo il modello seicentesco.
In Via Raimondi c’è il Parco dei Daini, così chiamato perchè qui era possibile incrociare gazzelle e daini. Questi animali, oggi non più presenti, hanno vissuto in questa zona di Villa Borghese fino alla fine dell’800. In Largo Picasso, invece, si apre la Valle dei Platani: anche in questo caso il nome fa già intendere cosa c’è qui in abbondanza. I platani sono la pianta pià presente qui, alcuni dei quali resistono sin dalla posa nel terreno avvenuta all’epoca del Cardinale Scipione. Non sottovalutate questo giardino ma prestategli la giusta attenzione: qui tutto è rimasto come nel 600!
Eccoci ora al Giardino posteriore del Casino Nobile: al contrario del precedente, qui sono stati effettuati vari lavori di sistemazione, visto che in origine si trovava la Fontana di Narciso, sostituita dalla Fontana di Venere. Il bel giardino di stile classico è rimasto ugualmente affascinante.
Infine, segnaliamo anche il Giardino boschereccio, sebbene sia oggi rimasto ben poco dell’originario spazio verde. Potremmo dire che non esiste proprio più ma se passate davanti al Casino Nobile potrete rendervi conto di dove si trovava, grazie al fatto che noterete delle siepi che delimitano un’area coltivata con nuove piante e fiori. Ecco, proprio in questa zona trova posto in passato il Giardino boschereccio.
Nella giornate calde, organizzare un tour dei giardini a Roma è un’ottima idea per vedere belle cose e per rinfrescarsi un po’, cosa ne pensate?

Guida ai monumenti di Roma: il Pantheon

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Mag 16
Pantheon a Roma

Il Pantheon a Roma

La guida ai monumenti di Roma, oggi parlerà del Pantheon, uno dei pochi monumenti risalenti all’antica Roma, arrivato fino a noi in ottimo stato e del tutto integro. Il Pantheon sorge su Campo Marzio settentrionale, e come si deduce ovviamente dall’etimologia del nome, (Pan  tutto, Theon  divinità), nasce in origine come tempio dedicato a tutti gli dei. Fu commissionato nel 27-25 a.C. dal comandante Marco Vipsanio Agrippa, che fece costruire il primo Pantheon a Lucio Cocceio Aucto. Distrutto probabilmente in un incendio, l’imperatore Publio Elio Adriano detto Adriano lo fece ricostruire tra il 188-128 d.C. e prese la sua forma definitiva, giunta a noi oggi. Solo nel 609 d.C. l’imperatore Foca donò il tempio a papa Bonifacio IV che consacrò l’edificio e lo trasformò in chiesa. Il Pantheon risale all’età imperiale, quindi tutto quello che si può ammirare, risale all’epoca romana, persino la cupola e la porta centrale di bronzo. Troviamo un porticato, decorato con preziosi marmi policromi, e sulla facciata centrale, da dove si entra, ha ben 16 colonne monolitiche di granito alte 14 metri, che fanno capire allo spettatore tutta la sua maestosità e grandezza, già dall’esterno. Al suo interno, situate in sette nicchie, comprese tra due colonne corinzie, si trovavano le sette divinità collegate al culto dei pianeti, o presunti tali: il Sole, la Luna, Venere, Saturno, Giove, Mercurio e Marte, con la consacrazione alcune di esse vennero usate per la costruzione di piccoli altari e dedicate ai martiri cristiani. Presenta una pianta circolare, ed in alto troviamo la caratteristica della cupola a cassettoni, e la rinomata apertura esattamente al centro della cupola, che crea un effetto luminoso straordinario. All’intero del Pantheon troviamo numerose cappelle ed opere d’arte ma anche diverse tombe: alcuni membri della famiglia dei Savoia ed anche la tomba di Raffaello Sanzio, sepolto qui, per suo espresso desiderio, posta sopra la sua tomba, troviamo la statua “La Madonna del Sasso” fatta da Lorenzo Lotti detto il Lorenzetto nel 1523-24.

Villa Ada Roma

Laghetto di Villa Ada

Appena fuori dalla mura aureliane a Roma, lungo via Salaria, sorge il secondo parco pubblico più grande di Roma, Villa Ada. Sede del Consiglio Irlandese nel XVII secolo, Villa Ada passo nelle mani dei principi Pallavicini, che la risistemarono a parco paesaggistico. Nel 1872 fu acquistata dai Savoia e il re Vittorio Emanuele II ampliò la sua estensione e né curò maggiormente la forma e la funzionalità. Quando per eredità spettò a Umberto I, questi la vendette all’amministratore dei beni di famiglia, il conte Tellfner, il quale la intitolò alla moglie Ada. Nel 1904 Vittorio Emanuele III la riacquistò e ne fece la residenza reale. Fu proprio qui che nel 1946 Benito Mussolini venne destituito dalla sua carica e arrestato.

Infine nel 1957 dopo varie controversie sulla proprietà, una parte del giardino venne acquistata dal demanio che la restituì alla cittadinanza. La parte della Villa invece venne regalata dal re Umberto all’Egitto in cambio dell’ospitalità ricevuta durante l’esilio. Oggi è infatti sede dell’Ambasciata e del Consolato della Repubblica Araba d’Egitto.

Attualmente Villa Ada è un parco pubblico molto frequentato e sede di numerose iniziative. Dal 1994 durante l’estate si tiene la manifestazione musicale “Roma incontra il Mondo” dove numerosi artisti italiani e internazionali si esibiscono in concerto allo scopo di fornire sostegno per la pace e l’integrazione multiculturale e contro la guerra, il razzismo, la globalizzazione e la pena di morte.

Via Appia Antica

Porta San Sabastiano

Abbiamo visto nella giuda Vacanze Roma, l’importanza che via Appia Antica occupa all’interno della città di Roma e non solo. Qui affronteremo un piccolo  tour delle antichità e delle storie leggendarie che hanno reso via Appia Antica un tesoro da conservare. L’Appia Antica comincia dalla Porta di San Sebastiano, la quale anticamente permetteva l’accesso all’interno delle Mura Aureliane che cingevano la città di Roma. Dal 1990 all’interno della Porta è stato allestito il Museo delle Mura dove, attraverso pannelli, plastici e calchi di gesso, viene ripercorsa la storia della cinta fortificata che difese Roma dal III secolo d.C. fino alla Breccia di Porta Pia del 1870.

Percorrendo via Appia Antica verso fuori Roma, all’incrocio con via Ardeatina, sul lato sinistro della strada, troviamo la Chiesa Domine Quo Vadis, dove secondo la tradizione Gesù sarebbe apparso all’apostolo Pietro, in fuga da Roma per evitare il martirio, per convincerlo a tornare sui suoi passi. Di fronte alla Chiesa sorge il sepolcro di Priscilla, moglie di Tito Flavio Abascanto, che fece erigere il sepolcro in memoria della donna, deceduta in età prematura.

Continuando il nostro tour ci ritroviamo nella Valle della Caffarella, denominata nel Medioevo Vallis Marmorea, per la cospicua presenza di antiche ville, templi, sepolcri (tra cui quello di Anna Regilla, visitabile tutte le domeniche), clombari e templi a camera. Percorsa dal fiume Armone, affluente del Tevere, la Valle della Caffarella copre un’estensione di 132 ettari. Al suo interno possiamo trovare il “bosco sacro” dove, secondo la tradizione romana, avvenivano gli incontri segreti tra Numa Pompilio e la Ninfa Egeria.

Altra importante tappa, sono le Catacombe di San Callisto, il più antico cimitero della comunità cristiana romana. Inizialmente dedicate alla sepoltura privata, le Catacombe finirono per contenere le salme di 75.000 cristiani. Nel III secolo d.C. il diacono Callisto, poi divenuto Papa e da cui presero il nome le Catacombe, fece ampliare gli spazi sotterranei per permettere la sepoltura anche dei Papi. Fu proprio Callisto il primo Papa ad essere seppellito nelle catacombe.

Più avanti abbiamo invece la Basilica e le Catacombe di San Sebastiano, dove fu deposto il santo, dapprima servo della famiglia imperiale e successivamente condannato ad essere trapassato da frecce fino alla morte durante la persecuzione di Diocleziano. Nella cripta del Santo vi è un busto del Bernini. Nella Basilica invece risiede la pietra con l’impronta lasciata dal piede di Gesù, che la tradizione vuole egli abbia lasciato dall’incontro con Pietro nei pressi della Chiesa Domine Quo Vadis, che abbiamo visto all’inizio del nostro tour.

arco di costantino

monumenti di Roma: Arco di Costantino

A Roma per soggiornare in uno degli eleganti B&B ROMA COLOSSEO? Allora siete esattamente in un punto strategico secondo la Guida ai monumenti di Roma perché potrete visitare in tutta tranquillità il maestoso Arco di Costantino. Uno dei più importanti e antichi monumenti che abbiamo a Roma è l’Arco di Costantino, fatto costruire e dedicato dal Senato, nel 25 luglio 315 d.C. per, e in onore dell’imperatore Costantino, per celebrare la vittoria conquistata da quest’ultimo su Massenzio, durante la battaglia di Ponte Milvio il 28 ottobre 312 d.C.

Sulla parte centrale in alto, esattamente situata sopra il fornice centrale possiamo vedere l’iscrizione che dice le seguenti parole, una vera e propria dedica: “All’imperatore Cesare Flavio Costantino Massimo Pio Felice Augusto, il Senato e il Popolo Romano,poiché per ispirazione divina e grande saggezza con il suo esercito e con giuste armi ha liberato lo stato dal tiranno e da ogni fazione, dedicarono un arco decorato di rappresentazioni trionfale”.

Possiamo trovare questa iscrizione su entrambi i lati, le parole instinctu divinitatis che troviamo alla terza riga della dedica, si pensa sia riferito all’apparizione della Croce avuta da Costantino.

L’Arco di Costantino è un arco a tre fornici, quello centrale è il più grande ed alto, e misura 6,5 metri di lunghezza per 11,45 metri di altezza. Nella parte superiore abbiamo 4 colonne corinzie addossate alle pareti, e al di sopra di esse, c’è una ricca trabeazione sormontata da un attico a una altezza di 25 metri, che rappresenta statue di prigionieri barbari divisi in tre parti. Le statue che decorano l’arco, provengono per la maggior parte da monumenti di epoche precedenti a quelle di Costantino, distrutti probabilmente negli incendi del 283 e del 307 d.C.

Colosseo, monumento di Roma

Visitare il Colosseo, monumento di Roma

Durante una vacanza a Roma non si può non visitare il Colosseo e i suoi sotterranei, da qualche mese aperti al pubblico. Anche chi ha già avuto modo di entrare nell’Anfiteatro Flavio (questo è il nome originario del meglio conosciuto “Colosseo”) dovrebbe prendere in seria considerazione l’opportunità di organizzare nuovamente una visita, proprio perchè i sotterranei sono una zona tutta da scoprire, precedentemente chiusa.
Per visitare il Colosseo occorre acquistare un biglietto che, a 9 euro (prezzo intero) comprende anche la visita a Palatino e Foro Romano, quindi in un’unica giornata si può fare una vera e propria scorpacciata di maestosa antichità.
Le biglietterie si trovano in Via di San Gregorio n° 30 e in Piazza Santa Maria Nova n° 53. E’ anche possibile prenotare i biglietti per il Colosseo chiamando il numero di telefono +39.06.39967700. In questo caso verrà applicato un extra di 1,50 euro a persona ma sono previste particolari condizioni a gruppi e scolaresche.
Una prenotazione a parte va fatta per la visita del Colosseo nella parte dei sotterranei perchè in questo caso non si potrà accedere liberamente ma sarà obbligatorio entrare con una delle guide autorizzate, in gruppi di massimo 25 persone. Il numero di telefono da contattare è lo stesso segnalato qualche riga fa.
Prenotato il biglietto d’ingresso e stabilito dove alloggiare a Roma, vi segnaliamo che la stazione di metropolitana utile per raggiungere il Colosseo si chiama proprio “Colosseo”, sulla linea B. Se si preferisce spostarsi con i mezzi in superficie, allora prendete nota dei numeri di bus che transitano nei pressi del Colosseo: 60, 75, 85, 87, 117, 271, 571, 175, 186, 810, 850 e C3. Il tram utile, invece, è il n° 3.

Castel Sant'Angelo e il corridoio dei papi

visione notturna di castel sant'angelo

Oggi con la Guida di Roma parleremo del famoso corridoio del papi, che collega attraverso un tunnel Castel Sant’Angelo al Vaticano.

Il passaggio, parte dall’Elemosineria Apostolica e dopo ben 420 metri, arriva al bastione chiamato di San Marco in Castel S’Angelo. Il corridoio dei papi, è chiamato anche del “Passetto di Borgo” o “Corridore di Borgo”, fu scavato e costruito direttamente dalle mura, e i lavori iniziarono del 1277 sotto il papato di Leone IV, e proseguirono negli anni a venire, fino ai tempi di papa Urbano VIII che aggiunse delle merlature e pose una copertura sul passaggio per rendere decisamente più comodo il transito.

Il “papadotto” permetteva ai pontefici di passare inosservati e senza esporsi in strada, dal Vaticano a Castel Sant’Angelo. Fu utile a molti papi, in tempi di guerra e di assalti a Roma, ricordiamo due delle fughe più importanti: nel 1494 permise a papa Alessandro IV di rifugiarsi a Castel Sant’Angelo durante l’invasione di Roma, fatta da Carlo VIII di Francia, e nel 1527 papa Clemente VII usò anche lui il corridoio, durante il Sacco di Roma da parte dei lanzichenecchi di Carlo V.

Se siete in vacanza a Roma, e dormite in un b&b roma san pietro, non perdete l’occasione di andare a visitare il corridoio dei papi, ma informatevi prima, perché il passaggio non è sempre aperto ai turisti e si fanno visite solo su prenotazione.

Zoomarine Italia

Zoomarine

Arriva l’estate e con il caldo la voglia di divertimenti. Una soluzione per resistere al caldo e passare un’allegra giornata diversa dal solito è sicuramente lo Zoomarine Italia. A soli 25 Km da Roma, nel litorale di Torvaianica, precisamente in via Zara Torvaianica, lo Zoomarine è un parco divertimenti a tema marino sul modello dei parchi Sea World americani. Infatti oltre agli spettacoli con gli animali marini, da gustare durante tutto l’arco della giornata, il parco offre numerose attrazioni e divertimenti. Potrete rivivere l’era dei dinosauri, gustarvi l’esperienza di tuffatori professionisti, salire a bordo di un diverte squalo, osservare gli spettacoli delle foche e dei delfini, poi fare un bel bagno nelle piscine normali oppure in quelle con gli scivoli, fino ad arrivare al Blueriver, dove verrete scaraventati in un percorso dal quale non ne uscirete asciutti. Ma allo Zoomarine ci si può anche rilassare un’attimo, nella foresta dei pappagalli, nella spiaggetta oppure nel cinema 4D all’interno del parco. Insomma come avrete capito allo Zoomarine di sicuro non ci si annoia!

Mercato Porta Portese

Mercato di Porta Portese

Una delle cose che un turista curioso vuole assolutamente visitare, quando è in vacanza in una grande città, sono i mercatini. A Roma sono tantissimi, ma il primo per importanza e  grandezza è in assoluto Porta Portese.

Situato nel quartiere di Trastevere, il mercato di Porta Portese si estende da Porta Portese, la grande porta romana, voluta da Papa Urbano VIII Bernini nel 1644, fino a via Potuense e da piazza Ippolito Nievo fino a via Ettore Rolli. Nato come mercatino delle pulci, oggi Porta Portese è il più famoso e frequentato mercato non alimentare di Roma. E’ aperto solo la domenica mattina dalle 6 fino alle 14 circa. Cosa si può trovare a Porta Portese? Praticamente di tutto, scarpe, calzini, panini, accendini, vestiti usati, firmati, taroccati, biciclette usate, cd, giocattoli, mobili, ce n’è veramente per tutti i gusti. Ma per fare veri affari bisogna andare la mattina presto, per avere il tempo e lo spazio di spulciare l’occasione migliore.

statua dei dioscuri

fontana in piazza del Quirinale

Se siete turisti in visita a Roma e volete vedere Piazza del Quirinale per ammirare e fotografare le eleganti Scuderie, non potrete non far caso alla maestosa Fontana dei Dioscuri ,dove svettano imperiosi una coppia di statue ed un obelisco egizio di 29 metri in porfido rosso.

La Fontana dei Dioscuri al Quirinale rappresenta i figli di Zeus, Castore e Polluce, protettori di Roma e venerati per questo dai romani. Le due statue sono una rielaborazione romana di un prototipo greco attribuito al grande scultore Fidia.

I Dioscuri in origine erano rivolti verso le terme di Costantino,e nel Medioevo hanno dato il nome alla contrada, chiamata in precedenza dei Cavalli e poi di monte Cavallo.

Nel 1588 papa Sisto V, li fece restaurare e spostare all’inizio di via Pia, successivamente nel 1784 Pio VI li fece spostare nuovamente, e collocò tra loro l’obelisco preso davanti al Mausoleo di Augusto.

Solo nel 1818 venne aggiunta la fontana commissionata da Pio VII, ad opera dell’architetto Raffaele Stern, che utilizzò una vasca di granito grigio di forma circolare, e di origine romana, scoperta durante dei lavori al Foro Romano nel 1587. Una curiosità sulla vasca della fontana: in precedenza nel 1593 era stata utilizzata da Giacomo della Porta come abbeveratoio per gli animali nella Fontana del Mascherone.