Il tempio di Ercole Vincitore o Ercole Oleario
si trova in piazza della Bocca della Verità all’interno del Foro Boario. Erroneamente il tempio viene chiamato di Vesta, figura della mitologia romana, per via della stretta somiglianza con quello del Foro Romano intitolato alla dea. Ad oggi il tempio di Ercole è l’edificio più antico di marmo conservatosi quasi integralmente. Quasi, perché a prima vista ci si accorge subito dell’assenza di una colonna e facendo più di attenzione anche di alcuni capitelli deteriorati. Tuttavia la struttura religiosa risalente al 120 a.C. conserva perfettamente la struttura e la forma originaria, nonostante qualche operazione di restauro. Il Tempio di Ercole fu commissionato da un ricco mercante di olio, Marco Ottavio Erennio, all’architetto greco Skopas minore, il quale iscrisse su un blocco di marmo il suo nome e quello del dio Ercole, protettore dei commerci, della transumanza delle greggi e ovviamente degli oleari. I Romani del tempo erano politeisti, adoravano cioè un grande numero di divinità. Con la graduale ellenizzazione molte divinità greche entrarono nella letteratura, nel teatro, nell’arte e nelle credenze religiose della Roma antica. E proprio questo il caso di Ercole, in greco Eracle probabilmente introdotto in Italia tramite il popolo dei Sanniti con cui i romani si scontrarono per circa 50 anni, uscendone vincitori e dando avvio ad una lunga serie di conquiste.