Tra i monumenti più imponenti che ci sono a Roma, c’è sicuramente il mastodontico Vittoriano o come viene comunemente chiamato, Altare della Patria. In realtà è un errore chiamare il Vittoriano, Altare della Patria, perché l’altare è solo una parte del grandioso monumento.
Il Vittoriano è un monumento nazionale, dedicato a Vittorio Emanuele II di Savoia, primo Re d’Italia, si deve a lui, con l’aiuto ovviamente dello stratega e primo ministro, Camillo Benso Conte di Cavour, l’unificazione dell’Italia durante il Risorgimento italiano. L’inizio della costruzione del Vittoriano iniziarono nel 1882, e furono affidati al giovane architetto Giovanni Sacconi, che progettò un monumento neoclassico con un’impronta che si ispirava decisamente ai grandi edifici di età romana. Dopo la sua morte gli successero per la direzione dei lavori nel 1905, Gaetano Koch, Manfredo Manfredi e Pio Piacentini. Il monumento fu inaugurato il 4 giugno 1911 da Vittorio Emanuele III, le quadrighe ed altri elementi architettonici furono aggiunti solo successivamente, tra il 1925-35.
Curiosità sul Vittoriano: la prima è che l’anno della sua inaugurazione coincise con l’Esposizione Internazionale per festeggiare i cinquant’anni dell’Unità d’Italia. La seconda è che si pensa che il Vittoriano sia stato costruito in età fascista, notizia sbagliata, in quanto l’ascesa del fascismo ci sarà dieci anni dopo l’inaugurazione del 1911. La terza è che si pensa che sia stato costruito per celebrare la vittoria italiana della prima guerra mondiale, ma anche questa è del tutto infondata in quanto la guerra si conclude del 1918.