In precedenza il Mausoleo di Santa Costanza si pensa che sia stato, studiando il linguaggio musivo dei suoi straordinari mosaici, un Tempio dedicato al culto del dio Bacco. E prima della sua riconsacrazione, al suo interno si svolgevano le feste neopagane dei “Bentvoegels”, conosciuti come Compagnia degli Uccelli, artisti di origine nordica che professavano il protestantesimo.
Questa zona, sulla via Nomentana, fuori dal centro di Roma, era allora di proprietà imperiale. Fu costruito nel 350 su commissione di Costantina, proprio per farne quello che poi sarebbe diventato: il suo Mausoleo. In precedenza l’edifico fu chiamato Mausoleo di Santa Costanza perché si pensava fosse sepolta una santa, riconosciuta come Santa Costanza, ma in realtà era il Mausoleo di Costantina, figlia di Costantino Magno. Di proprietà imperiale diventò chiesa autonoma grazie a papa Alessandro IV nel 1254.
Il diametro del Mausoleo di Santa Costanza è di 22,50 metri, ed è formato da due anelli concentrici, all’epoca si poteva ammirare un magnifico portico esterno che circondava tutto il mausoleo ma con il tempo è andato distrutto.
In precedenza si poteva ammirare lo splendido sarcofago in porfido di Costantina, che ora si trova in mostra ai Musei Vaticani.
Se siete a Roma non perdete l’occasione per ammirare una tra le più belle e affascinanti chiese, considerata anche una delle più romantiche, date le richieste e una lista d’attesa interminabile, per sposarsi davanti al suo altare.